Consorzio Forestale dell’Amiata

Il Consorzio Forestale dell’Amiata è stato il capofila in BIOACTAM, ovvero ha coordinato e animato il progetto e si è occupato dei test e delle prove in vivaio relative all’utilizzo di biochar.
Fanno parte del Consorzio anche l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP e il Consorzio Olio Extravergine Oliva Seggiano DOP.

Università degli Studi della Tuscia – DAFNE

La UNITUS-DAFNE è stata la referente scientifica in BIOACTAM, ovvero ha sovrainteso e guidato tutto il progetto e si è occupata della predisposizione del forno prototipo di carbonizzazione e delle prove di produzione del biochar.
Il gruppo di lavoro ha come responsabile scientifico il Prof. Rodolfo Picchio, Professore Associato in Utilizzazioni forestali e come altri partecipanti: la Prof. Angela Lo Monaco, il Dott. Andrea Colantoni, il Prof. Maurizio Petruccioli, il Prof. Alessandro D’Annibale e la Dott. Silvia Crognale (esperti in Tecnologia del legno, Meccanica, Microbiologia e Chimica agraria).

Qualiterbe S.r.l.

Qualiterbe S.r.l. è un’azienda cosmetica che si occupa della ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti fitoterapici e fitocosmetici.
Nel progetto BIOACTAM si è occupata della sperimentazione in laboratorio di nuovi preparati cosmetici e di prodotti nutraceutici, partendo dall’utilizzo del biocher, ovvero di carbone attivo minuto e utilizzo di foglie di olivo in un’ottica di economia circolare.

Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali – INSTM

L’INSTM è un consorzio di 52 Università italiane che conducono attività di ricerca sui materiali avanzati e relative tecnologie.
L’INSTM si è occupato nel progetto della caratterizzazione delle potature di olivo e delle foglie per la produzione di biochar funzionalizzato grazie ai metaboliti secondari attivi e dell’applicazione di modelli estrattivi green per la produzione di biomolecole.

Azienda Agricola Comandi Federico

L’azienda agricola di Comandi Federico “Orti di Maremma” è un’impresa innovativa ed ecosostenibile che segue i principi della permacultura e della biodinamica ed è inserita in una rete di imprese locali, volte a collaborare tra di loro per la fornitura di beni e servizi in un’ottica ecologica e sociale sostenibile.
L’attività sperimentale di Orti di Maremma è stata quella delle prove in campo di biochar con le ortive coltivate, anche con l’uso di altri particolari concimi organici.

Segheria Vinciarelli Enrico

L’industria Boschiva e Segheria Vinciarelli Enrico, è stata la sede dell’installazione del forno prototipo per la produzione di biochar, studiato appositamente per l’impresa, dove sono state eseguite numerose prove di carbonizzazione sia con residui di olivo che scarti della lavorazione del castagno.

ISIS Leopoldo II di Lorena – CRISBA

L’I.S.I.S. Leopoldo II di Lorena ha al proprio interno il CRISBA, un Centro Ricerche che svolge attività di sperimentazione scientifica in ambito agro-ambientale.
Nel particolare il CRISBA si è occupato di una serie di prove sulle Solanacee ed in particolare sui pomodori, evidenziando così le potenzialità del prodotto come stimolante di crescita, anche nella parziale sostituzione della torba per le colture fuori suolo.

Azienda Agricola Bussolino Roberta

L’Azienda Agricola di Bussolino Roberta “La Casina di Giannetto” è un’attività agricola prevalentemente legata alla produzione di olio extravergine di oliva.
L’azienda è interessata al restauro del paesaggio rurale e a trovare soluzioni innovative per ridurre le problematiche agricole in un’ottica sostenibile. Nel contesto di BIOACTAM ha sperimentato il biochar prodotto dal forno nel proprio oliveto.

B&C Technosystem S.r.l.

Impresa meccanica che si occupa di realizzazione e costruzione di prototipi e di macchine di uso generale.
Una delle attività del progetto BIOACTAM è stato lo studio e lo sviluppo del prototipo innovativo di forno di carbonizzazione. Nel particolare il partner meccanico si è occupato della progettazione e della realizzazione della parte meccanica del prototipo di forno per biochar, della progettazione ed attuazione della parte elettrica e di controllo e della valutazione delle performance

Consorzio Olio Extravergine di Oliva Seggiano DOP

Il Consorzio Olio Extravergine di Oliva Seggiano DOP promuove la cultivar locale di olivo “Olivastra Seggianese” e alla valorizzazione del suo Olio EVO monovarietale.
Il Consorzio Olio Seggiano DOP si è occupato della divulgazione e informazione di BIOACTAM, mediante convegni e incontri tecnici ed organizzando materiale tecnico e social, oltre a curare la messa a punto del sito web di progetto.

Heimat Servizi Ambientali Società Cooperativa a R.L.

La Cooperativa Heimat Servizi Ambientali è un’agenzia formativa interessata allo sviluppo del territorio amiatino in settori quali l’ambiente, il turismo e la cultura.
La Coop Heimat si è occupata in BIOACATAM dell’attivazione della Sottomisura 1.1 “Sostegno alla formazione professionale e acquisizione di competenze”, dove è stato realizzato un corso breve di formazione per gli enti pubblici e per gli agricoltori. Nello specifico è stato realizzato un corso breve di formazione per gli agricoltori e responsabili degli enti pubblici della zona legato al biochar.

Confederazione Italiana Agricoltori – CIA Toscana

La Confederazione Italiana Agricoltori – CIA Toscana è un’organizzazione professionale agricola.
Si è occupata della Sottomisura 1.3 “Sostegno a scambi interaziendali di breve durata nel settore agricolo e forestale, nonché a visite di aziende agricole e forestali” relativa alla attività di visite didattiche del progetto BIOACTAM.

Frantoio del Parco Società Cooperativa Agricola

La Cooperativa Agricola “Frantoio del Parco” è capofila dell’ATI “Progetto Sviluppo Alberese” vincitore del bando per la concessione dell’uliveta dell’ex Azienda Regionale di Alberese e del frantoio in località Enaoli.
L’attività della cooperativa è stata quella di recuperare alcuni oliveti abbandonati del Parco della Maremma, allestire e sistemare il materiale proveniente dai ripristini per poi trasportarlo per la sua carbonizzazione presso il forno prototipo. Il biochar prodotto dai residui olivicoli è stato reimpiegato negli oliveti coltivati della cooperativa.